Partito il restauro della Fontana degli Ammalati di Don Kei e delle Pergamene conservate nell'Archivio di Santa Maria

Nell'ambito di un progetto volto a riqualificare il territorio dei comuni aderenti al Parco degli Ausoni, sono partiti i lavori di riqualificazione della Fontana degli Ammalati, comunemente conosciuta come Sorgente di Don Kei.

I lavori punteranno al recupero e restauro del "fungo", la copertura in cemento armato preesistente, all'eliminazione delle parti in cemento a diretto contatto con l'acqua sorgiva, sostituito dalla pietra viva naturale presente sul posto, l'eliminazione dei muretti in cemento e delle orride ringhiere in ferro, alla sistemazione generale della sorgente, con delle sedute laterali per ospitare coloro i quali vogliano godere del fresco e dell'acqua salubre della sorgente.


Stesso trattamento sarà riservato al vicino "laghetto", una delle sette sorgenti di Don Kei, anche questo risistemato, ripulito dai rifiuti e dai massi di pietra che nel tempo sono finiti all'interno dell'area della sorgente, e la sistemazione dei massi più grandi intorno alle acque, con la possibilità di accesso per i visitatori.
In definitiva un gran bel progetto che punta a riqualificare una delle aree naturali più suggestive e meno curate dell'immenso patrimonio naturale di Amaseno, da troppo tempo resa praticamente inaccessibile agli amanti di questo stupendo spicchio di natura.


Dello stesso finanziamento fa parte anche un altro progetto, quello che ha portato al recupero e restauro di alcune pergamene di epoca medievale, appartenenti all'Archivio della Collegiata di Santa Maria Assunta.
Le pergamene, restituite al loro antico splendore, sono state inserite in speciali teche che, oltre a permetterne l'esposizione al pubblico, ne consentono la perfetta conservazione, grazie a dei particolari accorgimenti (come il metodo di illuminazione) che evitano aumenti di temperature e sbalzi di umidità, deleteri per i preziosi documenti.
Tra questi spicca senz'altro L'Atto di Consacrazione della Collegiata di Santa Maria Assunta, avvenuta nel 1177 e redatta in latino e volgare, un documento preziosissimo dal punto di vista linguistico, al pari della più famosa Carta Capuana.


Ecco il testo integrale in lingua volgare:
«Ad onore de Deu patre omnipotente e dillu Filii et dillo Spiritu santu et dilla beatissima vergine M. genetrice de Deu et de tucti quanti li Santi. All'annu della Incarnazione dellu Signore nostru Deu mille centu sectanta secte alla decima indictione allu pontificatu (dellu) Signore Alexandru papa terzu all'anny soy decenove nellu mese de septembre allu di octo consecrata è chesta ecclesia della gloriosa vergene Maria pelle mani dilli venerabili pontifici: de Redolfu Episcopo de Ferentino in nillu quale episcopatu essa ecclesia posta è, et perlle mani de Episcopo lanni Episcopo de Fundi et perlle mani de Episcopo Ugu Episcopo de Terracina; nella quale ecclesia so le reliquia delli santi infrascripti: In primo dello vestimento della nostra domna Vergene M. Delle reliquie de Sancto Andrea Apostolo... (seguono altri santi) Delle reliquie de santu Cornelii pp. et martiru ,delle grassecze de santu Laurentiu martiru, delle reliquie de sanctu Ambrosi martiru... Et de altri Santi delli quali le nomora loru so connessute innanti alla presentia de Deu allu quale è lu honore et gloria et la virtute et la potestate et lu imperiu in secula seculorurn. Amen. Messer Redolfu Episcopo de Ferentino confidendose de tante meraville de santi et dillo patrocinio della parte de Deu omninipotente et della beatissima sempre Virgine Maria et de tucti li Santi si donao centu quaranta dì de perdonanza a tucti chilli che devotamente in tale dì como è hogi presente veneràno a visitare la detta ecclesia santa et le reliquie innanti nominate dilli dicti santi pregando lu nostru Signore Deu che ipso Episcopo vello concesse in terra, ad ipsum Deu nostro Signore plaza de concedervelo in celu »

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