Invasione di cinghiali nella Valle dell'Amaseno, a Villa S.Stefano e Amaseno cinghiali ovunque

Ci sono cinghiali dappertutto, passeggiano indisturbati anche per il paese, rovistano nei cassonetti e terrorizzano i cittadini. Ecco perché, mai come quest’anno, a Villa Santo Stefano era attesa
l’apertura della caccia, il 4 ottobre. Non solo dai cacciatori ma addirittura da moltissimi residenti, in particolare allevatori del settore bufalino ed automobilisti. Il perché è semplice: troppi animali selvatici in circolazione a far danno. Parliamo di un emergenza enorme tanto che c’è stato bisogno di un tavolo tecnico in comune per cercare di arginare il fenomeno. Intere piantagioni di mais a ridosso del fiume Amaseno e della macchia comunale sono state distrutte con grave danno economico per i conduttori di aziende agricole che aspettano l’estate per produrre ottimo mangime nostrano per le bufale locali, vero volano dello sviluppo economico dell’intera valle dell’Amaseno.
Anche nella cittadina che dà nome all'intera valle, con apposita ordinanza comunale, sono state incaricate squadre di cacciatori per cercare di allontanare i cinghiali con l'ausilio dei cani da caccia, sotto la supervisione della Polizia Provinciale e degli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Ma poco è stato risolto perché i cinghiali, riprodottisi negli ultimi anni in maniera spropositata, hanno scelto di stare a valle, dove c’è acqua e cibo in quantità, piuttosto che in montagna, dove tra l’altro cominciano ad essere insidiati dai lupi. Problemi seri li hanno riscontrati anche gli automobilisti che, non di rado, si sono visti attraversare la strada d’improvviso dai grossi animali che affamati e disorientati vagano. Più di qualcuno ha anche distrutto l’auto, non riuscendo a schivarli o frenare in tempo. Si tratta di cinghiali incrociati che partoriscono più volte l’anno (non come il maremmano che si riproduce una sola volta) ed ora ci si affida solo all’abilità dei cacciatori per ridurre il numero e spingere comunque i cinghiali in montagna.

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