Continua la battaglia contro la burocrazia della famiglia della ragazzina disabile di Amaseno

Ne avevamo parlato pochi giorni fa in questo articolo, della triste e incredibile vicenda che sta vivendo una famiglia amasenese in lotta contro la burocrazia per far riconoscere i più elementari diritti di assistenza alla
giovane figlia disabile, che attende una visita neurologica che le permetta di avere una nuova sedia a rotelle. Ancora non si è riusciti a fissare una data per la visita con lo specialista, in un valzer di competenze rimpallate da un ufficio Asl all'altro che lascia interdetti.
Ora a questa urgenza, e a quella relativa ai dispositivi per l'alimentazione della ragazzina, se ne aggiunge un'altra, che sembra più banale ma che è importante per la qualità della vita della giovane: i pannoloni. Un presidio di uso quotidiano, importante, oltre che dal punto di vista meramente pratico, anche per la dignità della persona. Anche in questo caso la mamma della ragazza si è trovata di fronte ad un muro, una barriera fatta di burocrazia, snervante ed umiliante, visto che anche in questo caso bisognerà attendere tempi biblici per ottenere la necessaria visita di uno specialista urologo.
Ma la pazienza della signora si sta esaurendo e non essendo valse a nulla le peregrinazioni da un ufficio all'altro e l'appello lanciato tramite i media locali, la donna ha rotto gli indugi e deciso di affidarsi ad un legale per veder riconosciuti i sacrosanti diritti della figlia disabile, se entro una settimana la situazione non dovesse risolversi.

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