Incredibile odissea di un famiglia di Amaseno: le spetta la sedia a rotelle ma non trova nessuno che le faccia la prescrizione.

Non ci sono parole per questo ennesimo, incredibile caso di malasanità, ed è terribile vedere persone dover lottare giorni e giorni, protestare, scrivere lettere, solo per
ottenere ciò che già gli spetta di diritto.
Parliamo di una situazione piuttosto delicata, una ragazzina che ha bisogno di una carrozzina, un oggetto per lei vitale senza il quale le è impossibile spostarsi. L'ufficio addetto a questo tipo di pratiche è l’U.T.R. di Ceccano, dal neurologo ma "e’ tanto tempo che è assente per malattia – ci spiega la mamma della ragazzina – ieri siamo andati ma non c’è più e ne devono nominare un altro, nel frattempo noi che facciamo?"
Lei e suo marito non si sono persi d’animo ed hanno preso la strada del capoluogo, stesso presidio stesso servizio. Invece anche lì una serie di rifiuti, una giostra di cattivo gusto da un ufficio all’altro ed anche qualche risposta fuori luogo.
La sedia a rotelle, però, serve. Per giunta stiamo parlando di un caso gravissimo, permanente e non temporaneo. I genitori oltre il dolore per la propria figlia malata devono anche sopportare burocrazie e ritardi. "Non sono mancate le risposte scortesi sia dal vivo che per telefono – ha detto la signora amareggiata – la mia situazione non ammette repliche. Mia figlia ha diritto alla sua sedia a rotelle. Abbiamo scritto una lunga lettera ai vertici Asl, con riferimenti specifici e dettagli precisi".
Non ci sono parole, anche ricordando quanto accadde l’anno scorso, quando la ragazza ebbe problemi perché L’ASL non le stava fornendo dei dispositivi indispensabili per la sua alimentazione.

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