Il Tar rende note le motivazioni sull'inammissibilità del ricorso di Marilena Tombolillo

Sono state depositate dal Tar di Latina le motivazioni sull'inammissibilità del ricorso presentato da Marilena Tombolillo e dalla lista "Amaseno nel Cuore" per invalidare, o rivedere, i risultati elettorali per la nomina del sindaco e del Consiglio Comunale dello scorso Maggio (vedi qui). Come ricorderete la contesa si concluse con un sorprendente testa a testa tra la Tombolillo, sostenuta dalla lista "Amaseno ne Cuore", e Antonio Como della lista "Amaseno per Amaseno", che vide la vittoria del vice sindaco uscente, per appena due voti.
In estrema sintesi, il Tar ha ritenuto inammissibile il ricorso poiché in nessuna delle sezioni dove potevano esserci dei voti contestati, si è minimamente accennato a problematiche di tale genere nei verbali di voto, né da parte degli scrutatori né da parte dei rappresentanti di lista.
Il dispositivo e le articolate motivazioni potete leggerle accedendo a questo indirizzo. Di seguito alcuni stralci del documento emesso dalla I^ sezione del Tribunale Amministrativo di Latina.

"L'ordinamento stabilisce un'implicita (ma necessaria) preclusione alla possibilità di presentare un ricorso in materia elettorale, nel caso di mancata esplicitazione delle contestazioni nel verbale delle operazioni elettorali, lì dove attribuisce al predetto verbale fede privilegiata e capacità di fare piena prova fino a querela di falso."

"Ad avviso del collegio è ammissibile un ricorso in materia elettorale supportato da dichiarazioni ad esso allegate, anche se le contestazioni riferite nelle suddette dichiarazioni non siano state messe a verbale nel corso delle operazioni elettorali, a condizione che si dimostri, con la querela di falso, che tale incompletezza si risolve, in realtà, in una falsa attestazione implicita. Ove si opinasse diversamente, infatti, verrebbe annullata la funzione fondamentale che assolve il verbale nella documentazione degli adempimenti eseguiti, delle operazioni svolte e degli eventuali contrasti sorti nel corso di esse: funzione che - salvo il caso di proposizione vittoriosa della querela di falso - non può essere integrata/surrogata da dichiarazioni successive, le quali presentano il rischio palese di fornire una rappresentazione di quanto accaduto deformata dalla personale interpretazione dei fatti del singolo dichiarante."

"E' vero che nel contenzioso elettorale vige la regola dell'attenuazione del requisito della specificità dei motivi del ricorso,ma è altrettanto vero che la difficoltà per il ricorrente di reperire i documenti dove sono registrate le operazioni elettorali di voto non si può risolvere in un'illimitata facoltà di prospettare qualunque vizio che sia funzionale a migliorare la posizione dell'interessato, al fine di imporre in ogni caso la verifica delle operazioni stesse, dovendo i vizi lamentati essere sostenuti almeno da qualche riscontro obiettivo diverso dalla mera attestazione attorea."

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